Quanto Costa il Servizio di Somministrazione di Lavoro?
Prima di rispondere alla domanda "Quanto Costa il Servizio di Somministrazione di Lavoro?" è doveroso fornire delle informazione in merito al rapporto trilaterale dei soggetti coinvolti.
Le Agenzie di Somministrazione di Lavoro
Sono diverse le Agenzie per il Lavoro (APL) che hanno ottenuto l'Autorizzazione Ministeriale per poter operare in Italia. Molte di esse, offrono servizi di ricerca e selezione del personale, di ricollocazione (outplacement), ma quelle sicuramente più conosciute sono le agenzie interinali che offrono anche il servizio di somministrazione di lavoro.
L’azienda che volesse valutare l'utilizzo di lavoratori in regime di somministrazione di lavoro, può rivolgersi direttamente ad una delle oltre 70 società di lavoro interinale oggi presenti in Italia oppure utilizzare il nostro servizio gratuito, per richiedere comodamente 5 preventivi e scegliere poi la migliore per qualità e\o convenienza.
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Quali caratteristiche ha il contratto di somministrazione di lavoro?
Un contratto di somministrazione di lavoro può essere a tempo determinato oppure a tempo indeterminato (staff leasing) e la sua particolarità consiste nel rapporto trilaterale tra tre soggetti, ossia:
- agenzia per il lavoro (somministratore),
- utilizzatore (l'impresa presso la quale il lavoratore svolge la propria attività)
- il lavoratore.
Quindi, il lavoratore viene assunto dall'agenzia e retribuito come se fosse un dipendente dell'azienda in cui presta il suo lavoro.
Somministrazione di Lavoro: obblighi e limiti
Si fa presente che il ricorso alla somministrazione di lavoro ha degli obblighi e dei limiti, tra i quali:
- l'obbligo di apposizione della causale del ricorso per il primo contratto superiore a 12 mesi (comprese proroghe) e per ogni rinnovo a prescindere dalla durata dei precedenti contratti (fatte salve le deroghe fissate durante l'emergenza Covid-19);
- durata complessiva non superiore ai 24mesi, salvo il contratto assistito presso l’ITL;
- rispetto del limite quantitativo fissato, ferme restando le previste deroghe e salvo diversa disposizione dei contratti collettivi, nella misura del 30% dei lavoratori a tempo indeterminato più i lavoratori con contratto di somministrazione a termine in forza al 1°gennaio dell’annodi assunzione, fermo restando il limite del 20% riferito ai contratti a termine diretti nei limiti percentuali stabiliti dai CCNL (quindi sia i limiti superiori sia i limiti inferiori).
Somministrazione di lavoro a tempo indeterminato o Staff Leasing
Il D. Lgs. 81/2015, capo IV e successive modificazioni, stabilisce che, salvo diversa previsione dei contratti collettivi applicati dall'utilizzatore, il numero dei lavoratori somministrati con contratto di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato non può eccedere il 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato inforza presso l'utilizzatore al 1°gennaio dell'anno di stipula del predetto contratto, con un arrotondamento del decimale all'unità superiore qualora esso sia eguale o superiore a 0,5.
Quanto costa assumere tramite agenzia di somministrazione di lavoro
Per farci una idea, fornendo alcuni elementi essenziali della retribuzione utili al fine della determinazione dei prezzi, possiamo cercare di stimare quanto può costare rivolgersi ad una agenzia di somministrazione di lavoro per avvalersi di un lavoratore assunto con un contratto in somministrazione.
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Si raccomanda di prendere questo articolo solo come una guida informativa utile per comprenderne il funzionamento di questo tipo di servizio in modo generico e non come criterio assoluto al fine della scelta di una agenzia in particolare.
Quanto Costa il Servizio di Somministrazione di Lavoro?
Poiché il costo del servizio è di norma una percentuale applicata sul costo orario dal lavoratore somministrato (lavoratore in regime di somministrazione) che viene rapportato a quello di un lavoratore di pari livello alle dipendenze dirette dell'azienda committente.
L'azienda committente potrebbe pattuire con l'agenzia un costo fisso mensile che tiene in considerazione il numero di ore lavorabili più, ovviamente, un margine per l’agenzia.
Il sistema di calcolo della retribuzione delle Agenzie di Somministrazione
Al lavoratore deve essere corrisposto un trattamento non inferiore a quello cui hanno diritto i dipendenti dell’impresa utilizzatrice inquadrati al corrispondente livello, secondo la contrattazione collettiva applicata alla stessa, la retribuzione dei lavoratori viene liquidata con periodicità mensile, sulla base delle ore lavorate e di quelle contrattualmente dovute nel corso di ciascun mese dell’anno, assumendo come coefficiente divisore orario quello risultante dalla seguente formula, valida anche per ferie e mensilità aggiuntive:
orario settimanale aziendale x 52 : 12
Nelle ipotesi in cui il CCNL applicato dall'utilizzatore preveda una retribuzione calcolata su base oraria e quindi non mensilizzata, la retribuzione dei lavoratori in somministrazione viene calcolata in forma oraria utilizzando il divisore contrattuale applicato dall'utilizzatore e non il divisore tecnico utilizzato in tutti gli altri casi.
Per le attività su turnazioni a ciclo continuo o per turnazioni con ciclicità non settimanale, la determinazione del divisore orario medio mensile avviene facendo riferimento all’orario settimanale convenzionale di 40 ore.
Al fine di garantire un’equiparazione con i dipendenti degli utilizzatori, alle Agenzie di Somministrazione è consentito applicare in alternativa al sistema della paga oraria con divisore unico, il metodo della retribuzione mensilizzata.
In questo caso, il criterio generale di calcolo, prevede l’utilizzo del divisore giornaliero dell’utilizzatore.
Nel caso di frazione di mese la retribuzione di una giornata di lavoro dovrà essere moltiplicata per 1, 2 in caso di settimana lavorativa su 5 giorni e, invece, per 1 nel caso di settimana lavorativa distribuita su 6 giorni.
Quali sono i costi sostenuti dall'Agenzia di somministrazione
Il costo sostenuto dall’agenzia di somministrazione di lavoro racchiude un insieme di servizi che l’agenzia si fa carico:
- costo per l’acquisizione dei curricula e per la selezione dei candidati
- pratiche amministrative (assunzione / cessazione, elaborazione del cedolino paga, comunicazioni agli Enti preposti in caso di malattia e infortunio, pratica di cessazione).
Tutte operazioni che sono di competenza dell’agenzia essendo la stessa il datore di lavoro del lavoratore cioè colei che assume alle proprie dipendenze il lavoratore.
È importante sottolineare come questi costi siano a carico dell’azienda committente e mai del lavoratore: la legge infatti proibisce a qualsiasi mediatore di chiedere dei compensi in denaro al lavoratore per farlo lavorare.
Nessuna agenzia di somministrazione di lavoro può pretendere dei compensi alla persona che viene assunta tramite essa.
Quindi, è l'azienda committente che paga l’agenzia di somministrazione di lavoro quanto dovuto al lavoratore più la commissione per il servizio svolto all’agenzia.
In genere, ma non è una regola precisa, secondo le informazioni che si possono reperire, i corrispettivi delle agenzie di somministrazione di lavoro oscillano tra il 5% ed il 18% del costo lavoro.Questi corrispettivi variano non solo in base ai prezzi stabiliti da ogni diversa agenzia di somministrazione di lavoro ma anche in base ai rapporti che vengono instaurati con l’azienda che cerca lavoro: se questa si rivolge spesso alla stessa agenzia ed ha già altri contratti interinali attivi, è una pratica comune (ma comunque non una regola precisa) che vengano applicate delle tariffe più vantaggiose per incoraggiare le imprese a rimanere clienti della stessa agenzia, che guadagna sulla mole di lavoro piuttosto che sul singolo lavoratore.
Ovviamente anche in questo settore la concorrenza è agguerrita e un'azienda rivolgendosi ad un'altra agenzia di somministrazione di lavoro, potrebbe ottenere tariffe maggiormente interessanti.
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Quali sono i vantaggi per le aziende
I vantaggi per le aziende che utilizzano lavoratori in regime di somministrazione sono in ogni caso superiori ai costi se viene considerato il risparmio sul tempo e sulle risorse che verrebbero impiegate per ricercare e selezionare il personale da impiegare nonché ai costi dovuti per il processo di amministrazione, considerando inoltre la grande flessibilità necessaria per affrontare ia ciclicità dovuta ai picchi di lavoro e loro ricadute.
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